L’epidemia di covid 19 ha cambiato il nostro stile di vita e ha reso incerto presente e futuro per ciascuno di noi.
Fossacesia, rinomata quanto suggestiva località balneare sulla costa Abruzzese, presenta spiagge attrezzate con chalet, hotels ed un’ampia filiera turistica ricettiva che, seguendo la miglior tradizione dell’Abruzzo “forte e gentile”, è pronta ad affrontare il cambiamento imposto dalla pandemia da covid sars 2019.
“Non sappiamo ancora nulla, né quando e né come apriremo – dice Walter Ricci, proprietario dello stabilimento ‘La Galetta’ -. Al momento si ha solo la possibilità di livellare la spiaggia e raccogliere i detriti portati dal mare attraverso una comunicazione al Comune e alla Capitaneria di porto, ed è
possibile effettuare piccoli lavori di manutenzione, rispettando le norme anticontagio e vigilando sulla concessione demaniale. Non possiamo occuparci dell’allestimaneto della spiaggia”.
“Lasciati allo sbaraglio. Il Governo continua a propagandare il fatto che dà soldi alle imprese: in realtà è un invito a contrarre ulteriori debiti. Nessuno ci supporta. Questa chiusura totale del Paese è un danno abnorme. Abbiamo tutti compreso che il coronavirus è un pericolo, ma non si può tenere l’Italia bloccata. Che si aspetta che i cittadini, esasperati e in miseria, cominciano a suicidarsi?” Così Donato Di Campli, procuratore calcistico e imprenditore, ai vertici del gruppo Supporter che è titolare, a Lanciano (Ch) e sulla Costa dei trabocchi, di due ristoranti, un albergo e uno stabilimento balneare. “La situazione è drammatica – dice – e della stagione balneare alle porte non sappiamo ancora che sarà. Per quanto mi riguarda ho cento dipendenti; ho gli affitti da pagare, i canoni demaniali… Voglio lavorare per poter far fronte alle spese. Vogliono ancora tenere tutto fermo? Allora ci aiutassero, sul serio, non con spot inutili in televisione”.
Nessuna certezza al momento per i lidi su quanti ombrelloni e a che distanza dovranno essere sistemati o sull’organizzazione dei servizi e gli spazi annessi come bar e aree ristoro, per evitare assembramenti, soprattutto nei periodi più caldi.
Poco probabile al momento la riapertura delle spiagge libere, poiché ancora più difficili da regolamentare per il rispetto delle distanze evitando il rischio di ritrovarsi ammassati uno accanto all’altro.
I proprietari degli stabilimenti, tuttavia sono pronti a mettere in campo tutto ciò che verrà chiesto dal Governo: prenotazioni on–line di sdraio, lettini, ombrelloni, misure di distanza per lettini, la gestione degli ombrelloni. Ora piu che mai, c’è solo voglia di ripartire.